mercoledì 13 luglio 2016

Voce del verbo "cambiare"

Questa sconvolgente tragedia dello scontro fra treni tra Corato e Andria

mi fa sentire male, oltre che per le vite spezzate e per quelle rovinate,
perché mi mette di fronte ai miei limiti, a ciò che non ho ancora fatto e che ho sempre voluto fare, a ciò che devo fare, a ciò che è lì e che guardo ogni giorno e che non ho il coraggio di affrontare.

Mi fa sbattere la faccia contro ciò che di me non mi piace e che devo cambiare.
Questo perché so che son io stessa artefice di tante piccole tragedie quotidiane, lo so.

Cambio.

sabato 23 aprile 2016

Guido io!

Figlia e madre sospese nei loro pensieri
sul domani, sull’oggi, sullo ieri
svolgono assieme quel breve tratto
che le costringe entrambe in un’unica auto.

Un braccio è penzoloni dal finestrino passeggero
punito dal vento silenzioso e austero.

L’auto svolta a destra a quell’incrocio di strada
Non traffico avanti ma sul marciapiede c’è vita.

Un adulto trasporta la sua busta della spesa
un’anziana signora sfoggia un sorriso a sorpresa
I capelli d’una ragazza salutano chi passa
sui movimenti imprevedibili di quell’aria pazza
in cui galleggia il profumo dell’inclemenza
di questo tempo che fugge senza incontrare resistenza.

Nubi grigie coprono il fu momento d’apatia
Rimane il gusto amaro della malinconia.

venerdì 22 aprile 2016

Tutto si consuma

Questa vita è un continuo guardare le cose consumarsi lentamente davanti ai nostri occhi.

domenica 20 marzo 2016

è difficile capire se non hai capito già

C'è stato un preciso momento nella mia vita, circa 5 o 6 anni fa, in cui ho smesso di dare importanza alla comunicazione nelle relazioni con gli altri.
Non so esattamente né quando né perché.
Devo aver subito un trauma dovuto alla delusione che ho provato nei confronti di qualcuno e delle sue azioni.
Prima di quel periodo non mi era mai successo di considerare una persona come "amico" e di sentirla e vederla poi in tutt'altra maniera da un giorno all'altro. Senz'altro è successo qualcosa in me.
Da allora ho smesso di dare importanza alla comunicazione. Non cerco più di spiegarmi, non cerco più di comunicare ciò che sento e ciò che penso a nessuno. Per me le parole, nelle relazioni con gli altri, valgono meno di zero. Spesso non è una cosa positiva.

sabato 5 marzo 2016

Non venitemi a dire

Non venitemi a dire che volete arricchirvi perché "i soldi fanno al felicità", e vai di puntate sulle ruote e scommesse su partite.

I soldi, non la fanno la felicità.

Però, non posso darvi torto, la ricchezza economica vi rende più facile essere voi stessi.

In fondo vi dà la consapevolezza che, al massimo, se vi si disprezzerà per ciò che siete, almeno non morirete di fame.

E questo è tutto.

#eccoperchétuttivoglionodiventarericchi
#nonèmaifacileesseresestessi
#isoldinonfannolafelicità
#fuckyeah

domenica 24 gennaio 2016

in doubt we trust

E' talmente incredibile ciò che alcune persone fanno, da lasciarmi senza parole. Letteralmente.

Ad esempio:
- curare qualcuno (una persona, un animale) in pessimo stato;
- disegnare;
- cucinare;
- avere ogni giorno a che fare con la diversità.

Trovo incredibile tutto ciò. Ogni volta mi stupisco. 
Io non credo riuscirei a farlo.

...

domenica 10 gennaio 2016

superpoteri

Ricorda sempre: "Da un grande potere derivano grandi responsabilità"

Leggere ci dona un grande potere: il potere di comprendere meglio noi stessi e chi ci circonda.
Più che donarcelo, risveglia quel superpotere che noi tutti possediamo e che è assopito dentro molti.

Leggere apre i nostri orizzonti, rompe i nostri pregiudizi.

Così come i supereroi dei fumetti e dei film sono obbligati ad accettare i propri superpoteri e ad agire di conseguenza, a comportarsi in un certo modo, a non far finta di nulla quando qualcuno è in pericolo, così chi ha questo superpotere ha l'obbligo di pensare, di ascoltare, di cercare di comprendere azioni, gesti, frasi, errori.

Ha l'obbligo di essere qualcosa di più. Ha l'obbligo di essere. Non di fermarsi alle apparenze.

Mentre divoriamo la pagina di un buon libro, riscopriamo noi stessi, ci denudiamo a noi stessi provando emozioni di cui a volte dimentichiamo l'esistenza. Riscopriamo il nostro lato umano e imprevedibile.

Grazie a questo superpotere potremmo smettere di polemizzare su tutto ciò che ci circondi. Potremmo imparare a  non essere parte del problema ma parte della soluzione.

Purtroppo tante persone preferiscono rimanere nell'ignoranza di se stesse. Possedere certi poteri porta a essere più vulnerabili, porta a soffrire.

Per questo motivo è facile chiudersi a chioccia in un mondo di ignoranza ed edonismo, per evitare di sapere e dunque per non avere colpe né responsabilità. La consapevolezza farebbe di noi dei complici di quanto va storto.

Forse è forte la convinzione comune che non possiamo fare poi molto per cambiare il nostro mondo.
Abbiamo paura di usare i nostri superpoteri, rifuggiamo dai luoghi e dalle compagnie in cui e con cui possiamo contemplarli e alimentarli, imparare a canalizzarli e usarli al meglio.

Per Peter Parker, quella frase dello Zio Ben, è divenuta la lezione di vita più importante.
Perché è vero che da grandi poteri derivano grandi responsabilità.
Ma è anche vero che i lati positivi sono più importanti e consistenti di tutti i lati negativi.

Mi sono riproposta di leggere di più, anche se mi farò del male. Ma so che ne vale la pena.