Questa sconvolgente tragedia dello scontro fra treni tra Corato e Andria
mi fa sentire male, oltre che per le vite spezzate e per quelle rovinate,
perché mi mette di fronte ai miei limiti, a ciò che non ho ancora fatto e che ho sempre voluto fare, a ciò che devo fare, a ciò che è lì e che guardo ogni giorno e che non ho il coraggio di affrontare.
Mi fa sbattere la faccia contro ciò che di me non mi piace e che devo cambiare.
Questo perché so che son io stessa artefice di tante piccole tragedie quotidiane, lo so.
Cambio.
Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
mercoledì 13 luglio 2016
paranoie
È stato l’1 maggio che ho fatto questa cosa.
L’ho fatto, come l’avevo fatto più volte in passato. Ho
preso quella ___ è l’ho ____.
E non l’avessi mai fatto. Mi sono
completamente persa nelle mie paranoie. Mi hanno assalito. Qualsiasi dubbio o
paura mi è apparso davanti come fosse un ostacolo insormontabile. Non sapevo
come uscirne.
Il cuore ha cominciato a battermi
fortissimo. Ho avuto paura di morire da un secondo all’altro. Non credo di aver
mai provato in vita mia delle simili sensazioni.
Mi sono sdraiata più volte
pensando che forse un po’ di relax fisico m’avrebbe aiutato a tranquillizzarmi
e a rallentare il mio battito. Purtroppo non ha funzionato.
Ho provato anche ad alzarmi, a
mangiare un panino, a bere vino, acqua. Niente. Non ha funzionato.
Mi girava la testa e a tratti
sentivo che avrei perso i sensi da un momento all’altro.
Il mio cuore era ancora in
sovraccarico. Avevo freddo. Vedevo tutto grigio, la mia mente sembrava
percepire solo il nero di quella giornata uggiosa e scura. Nient’altro.
Niente pareva farmi star meglio.
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